mercoledì 14 marzo 2012

La collina dei fanciulli e delle ninfe e il fotovoltaico

L'avanzata delle energie alternative, capaci di ridurre l'impatto delle attività umane sula natura, in certi contesti naturali come la Collina dei Fanciulli e delle Ninfe, rischia di danneggiare irrimediabilmente il paesaggio.

In un'epoca in cui, dopo i baldanzosi consumi energetici dei decenni precedenti, ci si è resi conto della necessità di rivedere i propri modelli di sviluppo, la nascita di impianti di sfruttamento delle energie rinnovabili è vista un po' ovunque come una buona occasione di riscatto. Ma in certi luoghi, l'inserimento di nuovi impianti fotovoltaici, a causa delle loro importanti proporzioni, rischia di danneggiare in modo irrimediabile il paesaggio, come per esempio sulla Collina dei Fanciulli e delle Ninfe nel Salento.

La preziosa Collina dei Fanciulli e delle Ninfe si trova tra Guggianello, Palmariggi e Minervino di Lecce, ed è un luogo di grande pregio naturalistico e storico, citato finanche da Ovidio e da Nicandro nelle loro liriche, a testimonianza del grande valore di un luogo che è simbolo del Salento. Ora, a causa della prevista installazione di nuovi impianti fotovoltaici, questo luogo potrebbe essere sacrificato: grande è la mobilitazione tra la società civile, che ha già chiesto anche alla Regione di rivedere i suoi piani. Si salverà, quindi, la Collina dei Fanciulli e delle Ninfe? Staremo a vedere.

lunedì 31 ottobre 2011

Nonostante in Italia continuino le alte temperature, la stagione salentina finisce qua.

Gli esperti, a ragione e ovviamente con tanto di dati alla mano, non hanno lasciato spazio ad interpretazioni: il mese di settembre da poco conclusosi, è semplicemente stato quello più caldo dagli ultimi 150 anni a questa parte, ovvero da quando ci sono misurazioni specifiche al riguardo.

E nonostante sulla carta la stagione balneare sia nettamente conclusa, il clima lascia aperto ancora qualche spiraglio che diventa polemica, specie nella regione Puglia.

Con un comunicato, la giunta regionale ha specificato come l'estate sia ormai giunta al suo termine ultimo, e "dobbiamo smetterla di fare turismo balneare e che gli stabilimenti devono chiudere ombrelloni e tutto il resto”.
Piccata la risposta dell'amministrazione salentina, che replica: "Chissà perché pensavamo che il brand Salento potesse attirare turisti e vacanzieri fino a quando c’è sole e fa caldo, ma evidentemente avevamo dimenticato che tale marchio fa riferimento a un territorio che non può scegliere liberamente la sua vocazione ma deve sottostare a decisioni che lo sovrastano”.

A ragione, un periodo di temperature ancora alte poteva essere sfruttato in modo migliore per garantire una affluenza ancora maggiore di pubblico.

giovedì 11 agosto 2011

Salento, nascono due vini Doc

Mancava solamente l'approvazione del Comitato nazionale di tutela per i vini Doc e Igt.
Ora è fatta, ed i nuovi due vini salentini, il "Terra d'Otranto" e il "Negroamaro di Terra d'Otranto" sono finalmente ed ufficialmente pronti per fare il proprio ingresso nel mondo dell'enogastronomia italiana e perchè no, presentarsi al mercato europeo ed internazionale non solo come novità capace di suscitare una curiosità infantile quanto logica, bensì come veri e propri prodotti di spicco, capaci di tenere testa alle grandi produzioni "che contano".

Dario Stefano, l'Assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, dichiara la sua serenità: "Esprimo grande soddisfazione per il risultato odierno che da un lato conclude un percorso virtuoso avviato con i produttori dell'arco jonico-salentino, ma dall'altro ne avvia un altro più prestigioso per la valorizzazione e la tutela dei vini di questo straordinario territorio, che punta sulla riorganizzazione e ottimizzazione del numero delle Doc attraverso il binomio strategico vitigno- territorio. Percorso, già avviato qualche settimana fa con la Doc del Tavoliere, e che oggi consolida definitivamente il processo di semplificazione della mappatura delle Doc pugliesi ".

Una soddisfazione, ha concluso Stefano, perchè c'è la certezza che questo sia un punto di partenza e non di arrivo, e gli obiettivi sono certamente alti ed ambiziosi, ma non irraggiungibili.